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Bancha: la seconda varietà di tè più diffusa in Giappone

bancha giapponese

Il bancha è la seconda varietà di tè verde più diffusa in Giappone, rappresentando circa il 10% del consumo di tè verde nel paese asiatico.

Origini del nome

Esistono due teorie sull’origine del nome bancha. Secondo la prima, la parola giapponese ban (番) può essere tradotta con quotidiano o comune. L’origine del nome sarebbe quindi da ricercare nella natura polifunzionale di questo tè.

Secondo un’altra teoria, invece,  il nome deriva dal fatto che, nella produzione di tè bancha, vengono utilizzate le foglie più vecchie e più grezze del raccolto. La parola giapponese ban (晩), infatti, può essere tradotta con in ritardo, indicando quindi in questo caso la raccolta tardiva.

Origini del tè bancha

La maggior parte dei tè bancha sarebbero diventata popolari nel periodo Edo. Solo con i progressi tecnici e con la successiva standardizzazione fu possibile produrre un sencha più raffinato e le altre varietà di tè verde che oggi conosciamo.

Pertanto, oggi non esiste un solo tipo di tè bancha, ma diverse tipologie con differenza principalmente regionali.

Akibancha, Yanagi, Meban, Hojicha, Sannenbancha

Come accennato in precedenza, il termine Bancha ha in Giappone significati diversi a seconda della regione. Nella parte orientale del Giappone (Tokyo) è usato per rappresentare il tè verde più grossolano raccolto in autunno, conosciuto come Akibancha. Nel Giappone occidentale (ad esempio Kyoto), il termine si riferisce più al tè verde tostato, chiamato anche Houjicha o Hojicha. Questo tè contiene anche le foglie più grandi della pianta del tè che vengono raccolte un in ritardo.

Il tè bancha è estremamente popolare in Giappone, dove viene consumato normalmente dopo i pasti . Ha una contenuto di caffeina minore rispetto al Sencha o al Gyokuro, il che lo rende adatto ad essere consumato anche prima di andare a dormire.

Il bancha ha un sapore leggermente erbaceo e poco raffinato, ed è per questo più facile da apprezzare rispetto ad altri tipi di tè verde.

Sencha e Bancha: differenze

Per comprendere al meglio le differenze tra sencha e bancha, proviamo a riassumerne brevemente le fasi di lavorazione.

  • Il sencha e il bacha vengono prodotti dalla stessa pianta, ma il primo viene prodotto utilizzando le foglie primaverili più giovani e delicate, il secondo viene prodotto al termine dell’estate, utilizzando foglie che sono state alla luce diretta del sole per l’intera stagione di crescita. Questo si traduce in livelli più elevati di vitamina C e di tannini che favoriscono l’insaporimento.
  • Così come nel caso del sencha, le foglie del bancha vengono cotte al vapore entro 12-20 ore dalla raccolta, in modo da arrestare il processo di ossidazione. Questa è la fase di produzione che differenzia il tè verde giapponese da quello cinese (che è fritto in padella anziché cotto al vapore).
  • Dopo la cottura, le foglie di bancha vengono essiccate e arrotolate, così come avviene con le foglie di sencha. La sola differenza è che quelle più piccole e delicate diventeranno sencha, quelle più grandi diventeranno bancha.

Leggi il nostro articolo per saperne di più sul sencha.

Come si prepara il tè bancha

Fatta la solita premessa, e cioè che è sempre una buona idea attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione acquistata, di seguito riportiamo alcune regole di base sul corretto procedimento per la preparazione del bancha.

  • Riscaldare l’acqua in un bollitore fino al punto di ebollizione.
  • Versare l’acqua bollente nelle tazze nelle quali verrà servito il bancha. In questo modo la temperatura dell’acqua scende e si ottiene la corretta dose d’acqua. Ogni tazza dovrebbe contenere circa 60 ml di acqua.
  • Versare nella teiera il tè bancha. Di solito si utilizza un cucchiaino da tè di bancha (4 grammi) per tazza.
  • Versare l’acqua di ogni tazza nella teiera e lasciare infusione per 45/60 secondi a circa 80°C.
  • Un po’ come si fa con il caffè, servire il tè riempiendo ogni tazza a poco a poco in modo che il tè sia distribuito uniformemente (il tè che si trova in fondo è più concentrato.
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